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sabato 4 marzo 2017

Ecco come la canzone 4 marzo 1943 di Lucio Dalla fu censurata a Sanremo!

musica_italiana_lucio_dalla_censurato_a_sanremo_4_marzo_1943
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Buon compleanno a Lucio Dalla, grande genio della musica italiana, cantautore unico, ironico, indimenticabile ed  inimitabile.
Marzo, un mese particolare, che segna la nascita di Lucio il 4 marzo 1943 e la sua morte, avvenuta l'uno marzo di 69 anni dopo. Ma è sulla data della sua nascita che preferiamo concentrarci oggi, che è il giorno di quello che sarebbe stato il suo 74esimo compleanno.
4 marzo 1943, una data magica, che da il titolo ad una canzone altrettanto magica, che lo fece classificare terzo a Sanremo 1971 e che ha segnato un pezzo di musica italiana che rimarrà per sempre nella memoria di molti.
La canzone racconta dal punto di vista del figlio, chiamato Gesù Bambino, la storia di una ragazza che a soli 16 anni rimane incinta di un soldato alleato che poi morirà tragicamente in guerra. La ragazza nella sua breve vita crescerà il figlio da sola.
E' bello ricordare una vicenda riguardante la partecipazione di Lucio Dalla a Sanremo '71.

La canzone 4 marzo 1943, in origine intitolata Gesù bambino" fu censurata a Sanremo per via dell'espressione finale "e adesso che bestemmio e bevo vino, per ladri e puttane sono Gesù bambino", che fu prontamente trasformata dai Dirigenti Rai in "e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino, per la gente del porto mi chiamo Gesù bambino".
Da notare come anche  il titolo originale della canzone "Gesù Bambino", fu considerato irrispettoso per quell'epoca e  fu per questo sostituito con il titolo con cui oggi la conosciamo, ovvero, 4 marzo 1943, data di nascita di Lucio pur non essendo una canzone autobiografica.
La canzone fu poi nuovamente registrata 8 anni dopo, con il celebre amico Francesco De Gregori e la nuova versione fu inserita nel celebre album "Banana Republic".
Ve la faccio ascoltare! :-)