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martedì 28 febbraio 2017

Oggi, come direbbe qualcuno, ho un "dubbio amletico". Chi mi aiuta a risolverlo?

Dubbio amletico
Dubbio amletico
Oggi delle domande di Gigi Marzullo mi faccio un baffo, perchè mi pongo, ma soprattutto vi pongo una domanda dal contenuto ben più elevato! :-)
Vado subito al sodo, sperando in numerosi consigli musicali da parte vostra, perchè credo che, bene o male, siano utili un po' a tutti!

Allora, la mia domanda è: "Quale canzone conviene ascoltare in quelle giornate in cui ti senti giù di corda come uno Yo-Yo srotolato, in quei giorni in cui, tu sei metereopatico e sai di esserlo, ma fuori il sole splende, gli uccellini cinguettano, gli amori sbocciano, insomma è primavera e tu sei inspiegabilmente triste tanto che il verso "è primavera, svegliatevi bambine" di Claudio Villa, suona più come un insulto che come un invito?
Insomma, quale canzone conviene ascoltare per tirarsi un po' su in quelle giornate li, quelle che capitano a tutti, ma in quel momento pensi che capitino soltanto a te per il puro spirito vittimistico che improvvisamente ti assale soprattutto dopo aver persino provato, senza risultati, con un bicchiere di vino con un panino?
Non so cosa risponderete voi, ma io tra vari dubbi e varie perplessità mi sono data questa risposta:
Vivere la Vita (Alessandro Mannarino)







lunedì 27 febbraio 2017

L'inizio è come l'ORO! Ancora riconoscimenti per Portami Via.

Portami_Via_certificato_oro
Portami_Via_certificato_oro
E mentre "Pace" entra ufficialmente, ma soprattutto, prepotentemente nella mia top five delle canzoni più belle di di Fabrizio Moro, un’altra perla, Portami via, si aggiudica l’oro con ben oltre 26000 copie vendute. Il settimo posto della classifica sanremese è stato abbondantemente dimenticato, direi definitivamente asfaltato dai risultati post Sanremo, che vedono la canzone di Moro tra le più ascoltate ed acquistate e il relativo video, tra i più visualizzati ed apprezzati su Youtube, più visualizzato anche di quello di veri e propri fenomeni del web come ad esempio Michele Bravi.


I miei complimenti a uno dei migliori cantautori del panorama musicale italiano, che in molti stanno imparando a conoscere, ascolto dopo ascolto, emozione dopo emozione!
E non finisce qui, anzi sono pronta a scommettere che siamo solo all'inizio. Perchè si sa, l'inizio è come l'ORO, l'inizio di una luce che illumina il futuro!

Oggi diffondiamo l'amore universale! Ecco come!

Condividiamo_l'amore_universale
Hai presente la parola genio? Ecco. Questo termine  ben si addice ad Adriano Celentano. Perchè come lo vuoi definire uno che nel 1972 pubblica un brano sconclusionato, dal testo in inglese, che tanto inglese non è, che si intitola "Prisencolinensininciusol" e che si piazza in settima posizione in classifica negli Stati Uniti, cosa più unica che rara a quei tempi per un cantante italiano?
Genio!

In più, già a quei tempi "il molleggiato" parlava di incomunicabilità e mancanza di dialogo, tema quantomai attuale oggi, 45 anni dopo, in un epoca profondamente afflitta da mancanza di comunicazione, soprattutto tra i più giovanissimi sempre più attratti dallo schermo di uno smartphone piuttosto che dai rapporti sociali.
In base alla bizzarra interpretazione di Celentano la parola "Prisencolinensininciusol" significherebbe "amore universale" e allora, oggi che più che mai si sente il bisogno di diffondere amore, perchè non diffondere quello universale?
Ascoltiamocela!







venerdì 24 febbraio 2017

Ecco la storia che ti farà tornare a credere nei tuoi sogni!

Emanuele_Fasano_Milano_Centrale_pianoforte
Emanuele_Fasano_Milano_Centrale_pianoforte
Se pensate che i sogni non si possano avverare la storia di Emanuele Fasano vi farà senz'altro cambiare idea.
Era il 23 dicembre scorso quando un ragazzo di 20 anni come tanti, figlio d'arte e amante della musica, decide, alla Stazione Centrale di Milano, di attendere il treno per Roma in maniera alternativa. Si accomoda sullo sgabello del pianoforte messo a disposizione del pubblico e inizia a suonare la melodia di una canzone che aveva composto due anni prima, attirando l'attenzione del pubblico circostante subito attratto da quella melodia.

Il caso ha voluto che tra i passanti ci fosse anche il regista Alberto Simone, che ha registrato quanto stava avvenendo con il cellulare mettendo successivamente il video in rete, video diventato in poco tempo virale, tanto virale da arrivare alle orecchie di Caterina Caselli.
Come in ogni favola che si rispetti, arriva il lieto fine.
Poco dopo viene pubblicato per Sugar il primo album del fortunato artista che porterà un titolo non del tutto casuale, "La mia ragazza è il piano".
Mai smettere di credere nei sogni, dunque, perchè quando meno ce l'aspettiamo si possono avverare.




giovedì 23 febbraio 2017

Ecco cosa hanno deciso di fare i fans del Duca Bianco David Bowie

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Copertina_album_Alladine_Sane_saetta_rossa
E' veramente bellissimo quello che sta succedendo allo scopo di mantenere vivo il ricordo di David Bowie. A Londra è stata recentemente organizzata una racconta fondi che si pone come obiettivo quello di creare un vero e proprio monumento commemorativo del Duca Bianco, che in base al progetto avrà la forma di una saetta rossa alta nove metri. La saetta, che ovviamente richiama alla copertina dell'album "Aladdin Sane", sarà costruita nel quartiere di Brixton, a pochi passi dalla casa in cui David nacque nel '47.

Il costo stimato per la realizzazione del monumento è di circa 990 mila sterline, ma pare che non ci vorrà troppo tempo per il raggiungimento  della cifra stimata, dato che poche ore dopo l'apertura della raccolta fondi, erano già state raccolte oltre 20 mila sterline.
Un bellissimo gesto, che sarebbe senz'altro gradito dal grande David Bowie, un artista avanguardista e alternativo, la cui particolarità e stravaganza la si percepiva già soltanto guardandolo negli occhi  che avevano due colori differenti l'uno dall'altro. Intorno a questa particolarità tra l'altro, sono nate varie leggende in base alle quali David Bowie sarebbe stato un androide, un vampiro o addirittura un extraterrestre.
Quel che è certo l'affetto del  pubblico che il Duca Bianco ha sa saputo conquistare grazie ad una folgorante carriera che ha trovato il suo culmine intorno alla fine degli anni '70. Un affetto puro ed incondizionato che darà "vita" alla saetta rossa di nove metri vedendo la quale sarà praticamente impossibile non pensare al grande David Bowie!





Le canzoni di Lucio Dalla prendono vita. Scopri come!

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Caro Lucio ti scrivo. Le canzoni di Lucio Dalla al cinema
Dall'1 all'8 marzo, ci sarà al cinema un omaggio inedito all'indimenticato Lucio Dalla in occasione del quinto anniversario della sua scomparsa. I personaggi di molte delle sue canzoni prendono finalmente vita, grazie alla docufiction, diretta da Riccardo Marchesini, "Caro Lucio ti scrivo", tratto dall'omonimo spettacolo teatrale scritto da Cristiano Governa.
Attraverso le voci note di artisti del calibro di Neri MarcorèOttavia Piccolo, Ambra AngioliniAlessandro BenvenutiAndrea RoncatoPiera Degli EspostiGrazia Verasani, scopriremo, tra gli altri, anche il volto di coloro che hanno dato il titolo ad una delle canzoni più belle di Lucio, Anna e Marco, scopriremo il volto di Meri Luis, il "caro amico" della celebre "L'anno che verrà"e quello degli amanti divisi protagonisti della canzone "La casa in riva al mare".
Caro Lucio ti scrivo infatti, è un film ad episodi, ognuno dei quali corrisponde ad una lettera scritta da un protagonista di una delle sue canzoni. Attraverso i vari episodi, e quindi attraverso le varie lettere, si racconta l'epilogo delle vite dei personaggi delle canzoni più celebri, inevitabilmente persi di vista da chi li ha "inventati", ovvero lo stesso Lucio Dalla.

"Caro amico ti scrivo". Una frase che risuona familiare quasi facesse parte di noi e della nostra cultura musicale, che può essere più o meno vasta, italiana o internazionale, ma contiene certamente i versi della celebre canzone del geniale cantautore e musicista bolognese Lucio Dalla
Chiunque, almeno una volta nella vita, ha cantato, ascoltato o dedicato, "L'anno che verrà", chiunque si è immedesimato in quella o in altre storie raccontate dalla preziosa penna di Lucio, chiunque nella sua mente ha cercato di immaginarsi e dare vita ai personaggi che lui raccontava attraverso la sua musica.
Appuntamento al cinema dunque per condividere il ricordo dell'artista bolognese che ci ha fatto e ci fa ancora sognare attraverso i versi delle sue canzoni.
(Clicca qui per scoprire le date http://www.iwonderpictures.it/lucio/)




mercoledì 22 febbraio 2017

Pippo Baudo le canta al vincitore di Sanremo Francesco Gabbani. Ecco cosa ha dichiarato.

PippoBaud0_contro_Francescogabbani_intervista
PippoBaudo_contro_Francescogabbani_intervista
E va bene che Pippo Baudo ha inventato la televisione e chiunque frequenti la televisione e va bene pure che Pippo Baudo, il pippone nazionale, è la televisione. Va bene tutto, ma questo non significa certo avere tutte le carte in regola per sputare giudizi e sentenze prevalentemente negative, come se non ci fosse un domani.
E lui invece, intervistato dal Corriere, lo fa, e come se lo fa!
Ne ha veramente per tutti Pippo Baudo! I suoi festival di Sanremo "erano un'altra cosa", dichiara. "Facevo uno share del 70%. Venivano Madonna, Springsteen, Whitney Houston, Beyoncè, Sting, Elton John, Britney Spears."

Ma spara a zero soprattutto sui talent che secondo lui creerebbero solo disoccupati (nonostante i fatti dimostrino decisamente il contrario) e addirittura le canta anche al vincitore di Sanremo 2017, Francesco Gabbani, che con la sua Occidentali's Karma sta riscuotendo consensi su tutti i fronti tranne che su uno: il fronte Pippo Baudo, il quale dichiara senza remore che Francesco Gabbani durerà non più di tre mesi! Sarà che non gli scenda il fatto di non averlo inventato lui? Forse.
Fatto sta che con tutto il rispetto per Pippo Baudo, a cui va sicuramente riconosciuto il merito di aver scritto un pezzo di storia della televisione italiana, non si può essere daccordo con i suoi giudizi retrogradi, che guardano al passato piuttosto che al futuro, giudizi espressi guardando dal basso verso l'alto senza un minimo di umiltà o quantomeno di apertura mentale, che nel 2017, scusate, ma certamente non guasta!






martedì 21 febbraio 2017

Marina Rei torna dal vivo con il suo Unplugged Tour 2017. Ecco le date.

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Non si è mai fermata Marina Rei che, reduce dal successo dell'ultimo Tour 2016 che l'ha portata in giro in lungo e in largo in Italia e in Europa, è pronta a ripartire con il suo Unplugged Tour 2017, durante il quale si alternerà tra batteria, chitarra e pianoforte, accompagnata dal violoncellista Mattia Boschi, interpretando così i brani che l'hanno resa tra le più amate cantanti in Italia. 
Da artista eclettica, polistrumentista e completa quale è Marina Rei ha musicalmente lasciato il segno a partire dagli esordi in cui ha subito dimostrato personalità da vendere, anche solo presentandosi a piedi nudi su un palco difficile come quello di Sanremo, che l' ha consacrata, anche grazie alla terza posizione della canzone "Al di là di questi anni", come una delle voci di maggior rilievo nel panorama femminile italiano.

Da quel famigerato Sanremo '96 solo grandi successi per Marina, una carriera in ascesa per lei, che ha collezionato singoli di grande successo  come, "Dentro me", "Primavera", "T'innamorerò" "Un inverno da baciare", solo per ricordarne alcuni tra quelli che hanno musicalmente segnato un'intera generazione.
Non potete quindi perdere l'occasione di partecipare ad una delle date dell' Unplugged Tour di Marina Rei:







lunedì 20 febbraio 2017

Dedicato a tutti i fans di Fabrizio Moro, ma soprattutto a quelli "occasionali"!

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La copertina del nuovo album di Fabrizio Moro, Pace, in uscita il 10 marzo
Ciao zi! Sarà anche vero che ognuno ha quel che si merita, però a volte non va proprio così. Non è una canzone fantastica quella che Fabrizio Moro ha portato a Sanremo? Portami Via, questa canzone (meravigliosa), sembra impossibile che non abbia vinto, era veramente la canzone giustaSono solo parole, le mie, lo so, ma in qualche modo mi dovrò anche sfogare, non dite?
E' solo amore se per me non è facile accettare il risultato della classifica, in fondo seguo Fabrizio Moro da sempre, io, che ho anche "convertito" la mia ex collega Lisa
Ma va bene, non importa, d'altronde sono situazioni della vita, dove un pezzettino di fortuna in più non avrebbe certamente guastato; però, in fondo, i veri vincitori si vedono dopo e mi ribolle il sangue nelle vene di gioia e di emozione nel vedere il successo che Fabrizio sta ottenendo in tutti i fronti. 

Nel fluire di parole, rumori e giorni tutti uguali, ogni tanto c'è una gioia e l'illusione che avevo a 21 anni non è più solo un' illusione, ora che anche l'indiano sotto casa conosce Fabrizio Moro e canta pure le sue canzoni, ho capito che il peggio è passato  e che comunicando si trovano sempre le giuste soluzioni. Ecco la banale spiegazione!
Domani ci sarà un'altra canzone per noi, dopodomani un'altra ancora e cosi via, da qui a l'eternità. Quindi pace! (Dal 10 marzo in tutti i negozi di dischi e digital store!) :-)
Ah... quasi dimenticavo. Se sei un nuovo fan, se soprattutto sei un fans occasionale, mi permetto di darti un consiglio. 
Pensa, Fabrizio Moro esisteva anche prima di Sanremo, e ti sembrerà assurdo,  ma esisteva anche prima di Amici di Maria De Filippi. Numerosi fans sono pronti a provare tutto ciò con un milione di foto di concerti stracolmi. 
Ecco. Quando hai tempo clicca su youtube tutti i titoli che ho scritto in grassetto, sei libero di farlo quando vuoi! Tu, si proprio tu, scoprirai un mondo e scoprirai perfino che Babbo Natale esiste, i tuoi genitori ti hanno raccontato una bugia!





domenica 19 febbraio 2017

Al Bano schiaffeggia una giornalista: un vecchio video che fa rabbrividire.

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Albano dopo aver schiaffeggiato una giornalista

In occasione della partecipazione di Al bano al Festival di Sanremo è tornato alla ribalta e sta facendo il giro del web, un vecchio video shock che vede Al bano tirare un forte schiaffo ad una ragazza giornalista rea di aver fatto uno scherzo al cantante, utilizzando un microfono dalla forma fallica al posto del classico microfono per fare una domanda ad Albano.
"Certe scene non ci dovrebbero essere, ha detto Al bano, ho provato schifo nel rivedermi, ma lo rifarei, voglio salvaguardare almeno quel mondo che è ancora innocente".
Così si difende Albano dopo l'accaduto.

Ma a mio parere Al bano è veramanente indifendibile. La vittima dello schiaffo è una donna, una giornalista che stava facendo nient'altro che il suo lavoro. Come ha potuto un personaggio pubblico della sua portata fare un gesto simile di fronte al quale tanti uomini violenti si sentirebbero giustificati?
Si parla tanto di violenza sulle donne, tante battaglie vengono combattute dalle donne affinchè tale forma di violenza sia sconfitta e poi arriva lui che canta l'amore, ma che con questo gesto ha professato solo odio e violenza. Un gesto rozzo, maschilista che denota ignoranza, arroganza e cattiveria.
Per non parlare delle tante persone che l'hanno sostenuto commentando con frasi del tipo "Bravo Al bano", "Hai fatto bene" e frasi simili.
Vuoi vedere che sono gli stessi che mettono il fiocchetto invece dell'immagine de profilo nella giornata contro la violenza sulle donne? Sono pronta a scommettere!



Ho visto Ligabue in concerto ed ecco quello che è successo.....

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Ligabue in concerto
Ho visto per la prima volta Ligabue in concerto.
Fila 4, posto 9 di un palazzetto stracolmo di gente, stracolmo di cuori con i battiti all'unisono.
Alle ore 21.00 in punto le prime vibrazioni che hanno fatto tremare il terreno sotto i piedi, Ligabue apre il concerto basso alla mano, maglietta nera e stivali alla Cowboy.
Non è il primo concerto che vedo, prima di Ligabue anche Mannarino, Elisa, Fabrizio Moro, Carmen Consoli, Caparezza, J-Ax
Ogni volta la stessa storia.

Mi piace l'atmosfera che si crea, mi piace l'idea che tantissime persone siano li con lo stesso intento, quello unico e solo di vedere e ascoltare l'artista che amano. Ma soprattutto mi piace girarmi durante i pezzi più belli, per vedere se la persona dietro di me sta ballando, si sta divertendo, se è coinvolta almeno quanto me. Mi piace incrociare lo sguardo della persona che mi è accanto, mi piace farle quel sorriso d'intesa e capire che in quel momento anche lei è felice quanto lo sono io.
Nei momenti in cui tutto questo accade non esistono più pensieri, preoccupazioni, perplessità. Esiste solo la persona che canta sul palco, i suoi musicisti, migliaia di mani che battono forte e migliaia di occhi che si godono lo spettacolo.
Ho visto per la prima volta Ligabue in concerto e ancora una volta ho capito perchè mi piace la musica, perchè mi piace andare ai concerti degli artisti che amo. 
Mi piace vivere quei momenti irripetibili, unici e indimenticabili e tutte le emozioni che si creano in quel microcosmo particolare e completamente staccato dalla realtà perchè perchè mi fanno sentire viva!
Conclusione dei fatti: concerto di Ligabue...memorabile!

sabato 18 febbraio 2017

Il curioso dialogo tra Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco.

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Il cantautore genovese Fabrizio De Andrè
Il 18 febbraio del 1940 nasceva un mito indiscusso della canzone d'autore italiana, Fabrizio De Andrè o anche detto "Faber", appellativo attribuitogli dall'allora giovane amico Paolo Villaggio.
De Andrè faceva parte degli artisti della scuola di Genova, al fianco di altri importanti nomi dell'universo cantautorale italiano, come quello di Gino Paoli, Bruno Lauzi e, ancora Luigi Tenco.
Vi riporto un curioso e breve dialogo.
Un giorno Tenco chiese a Faber: "Sei tu che vai in giro a dire che "Quando" l'hai scritta tu?". "Si, l'avevo detto in giro per prendere della figa!" Replicò De Andrè seguito dalla calda risata di Luigi Tenco! Questo è un semplice dialogo tra due grandi cantautori che comunque evidenzia l'amicizia e la stima reciproca che li legava. La tragica notte del suicidio di quest'ultimo, De Andrè non chiuse occhio per tutta la notte, ma la notte insonne lo portò a scrivere una struggente canzone, "Preghiera in gennaio" pensando all'amico scomparso.

Fabrizio De Andrè, poeta indiscusso e delicato, struggente e coinvolgente, ha scritto e interpretato ballate cupe e fuori da ogni clichè del periodo. Non le solite canzonette, insomma.
Nel 1958 il primo disco, un 45 giri che conteneva due canzoni che però non erano sue "Nuvole Barocche" e "Fu la notte". Solo negli anni successivi arrivarono le canzoni che ricordiamo e conosciamo tutti, da "La ballata di Piero" a "La ballata dell'eroe", da "La canzone di Marinella"a "La canzone dell'amore perduto", da "Bocca di rosa" a "Via del Campo".
Ci piace ricordarlo oggi che è il suo compleanno, oggi che avrebbe compiuto 77 anni, ma anche tutti gli altri giorni dell'anno. Faber è ancora vivo e tutte le canzoni che continuiamo ad ascoltare lo dimostrano. Auguri all'Amico fragile che il destino ci ha portato via a soli 58 anni.
Troppo presto.
Chissà quali altre perle ci avrebbe regalato.







venerdì 17 febbraio 2017

Gianni Morandi re del web? Ecco perchè....

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Gianni Morandi in una foto scattata dalla moglie Anna
Che sui social possa essere famoso Fedez ci sta, non fosse altro che per una questione anagrafica. Che possa esserlo Michele Bravi, per lo stesso motivo, ci sta. In fondo si sa, sono i giovanissimi ad essere considerati gli smanettatori seriali del web.
Ma non è sempre così.
Provate a chiedere a Gianni Morandi il numero dei suoi seguaci su facebook. Oltre 2 milioni e mezzo, vi risponderà! E provate a chiedergli il numero di seguaci Instagram; oltre 382 mila fans sono pronti a cliccare "mi piace" sulle sue foto. Star dei selfie, o meglio degli autoscatti, come da lui definiti, Gianni Morandi immortala, anche attraverso gli scatti della amata e sempre presente moglie Anna, momenti di vita quotidiana, momenti di normalità in cui chiunque di noi si può rispecchiare. Possiamo rispecchiarci in Gianni Morandi che va a curare l'orto, in Gianni Morandi che pulisce le patate, in Gianni Morandi che mangia pizza e beve birra, in Gianni Morandi che fa una classica foto davanti ad una fontana, in Gianni Morandi che lava i piatti.

Gianni Morandi è famoso, siamo daccordo. Ha una carriera di oltre 50 anni. E' un cantante, è un musicista, è una attore, ma non meno importante, è una persona semplice, una persona comune.
Ed è proprio questo dimostrare di essere una persona comune anche semplicemente rispondendo con ironia e simpatia a numerosi commenti alle sue foto, che lo avvicina alle oltre 2 milioni e mezzo di persone che lo seguono su Facebook e sugli altri social network. Ecco tutto. A dimostrazione del fatto che essere famosi non equivale sempre ad essere snob e che avere una posizione economica agiata non esclude il fatto di poter lavare i piatti dopo mangiato.
Ecco, detto questo, confesso che se Gianni Morandi leggesse questo post, a lui dedicato, sarei davvero felicissima.
Mi aiutate a condividerlo?




Emma Marrone e la sua lotta a favore degli omosessuali


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Emma Marrone e Maurizio Costanzo a "L'intervista"
Era poco più che una ragazzina quando Emma Marrone, ha sbaragliato la concorrenza dei suoi "Amici" avversari, aggiudicandosi la vittoria della nona edizione di "Amici di Maria De Filippi". Da allora la abbiamo vista vincere Sanremo, ma anche arrivare seconda senza rivendicare la posizione, anzi appoggiando e sostendendo la prima classificata Arisa e la terza classificata Noemi, gioendo anche del podio tutto al femminile. 
La abbiamo vista sul Palco dell'Ariston nella veste di valletta di Carlo Conti, la abbiamo vista dedicare anima, mente e cuore ai ragazzi di alcune delle successive edizioni di "Amici" nella veste di coach, al fianco dell'amica e collega Elisa. 

Una carriera intensa la sua, scandita a suon di musica e successi, durante la quale ha collezionato dischi di platino, d'oro oltre che innumerevoli sold-out durante i suoi Tour.
Hanno scritto per lei importanti nomi del cantautorato attuale italiano, Fabrizio Moro, Ermal Meta, Francesco Silvestre, ma ha saputo dimostrare anche le sue qualità autoriali, firmando, accanto ad altri giovani autori, il brano "Tutta colpa mia" ben interpretato da Elodie a Sanremo 2017.
Durante il programma "L'Intervista" di Maurizio Costanzo andato in onda il 16 febbraio in seconda serara, l'abbiamo ritrovata un po' più donna, grintosa, forte, seppur come tutti con piccole debolezze che la costringono ad esempio a dormire a luce accesa. Una donna, oltre che un'artista a tutto tondo,  pronta a tutelare e proteggere tutti i valori che la sua famiglia dalla mentalità aperta le ha trasmesso.
Amore per il prossimo e soprattutto la voglia di difendere i diritti di omosessuali costretti a nascondersi per il solo motivo di esserlo o di donne che intendono avere un figlio senza avere un compagno fisso. "Vorrei che mia figlia o mio figlio nascesse in un mondo dove non lo chiamano frocio a scuola", esclama!
Una Emma più matura insomma, che sa affrontare a testa altra l'intenzione dei giornalisti di fare gossip a tutti i costi, al solo scopo di vendere un po' di copie in più. 
Brava Emma.




giovedì 16 febbraio 2017

Vasco Rossi in tribunale calunniato dal suo manager! Ecco cos'è successo.

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Vasco Rossi in tribunale a Bologna
Sono tutt'altro che idilliaci i rapporti tra il rocker Vasco Rossi e il suo ex manager Stefano Salvati, rapporti talmente compromessi da condurre i due in Tribunale.
E' stato proprio Stefano Salvati a chiamare in giudizio Vasco Rossi. Il rapporto tra i due , decisamente poco duraturo, è iniziato nel 2012, anno in cui Vasco Rossi decide di "nominare" Stefano Salvati come suo manager. Il rapporto però dura pochissimo. infatti solo un anno dopo, per problemi interni, salta.

E' proprio questo il momento in cui Salvati chiama in giudizio Vasco Rossi chiedendogli un importo pari a 6 milioni di euro, come compenso accessorio derivato da una clausola del contratto firmata da Salvati, con la quale si impegnava a non divulgare dettagli privati sulla vita di Vasco Rossi, in cambio di una somma di denaro pari a 200mila euro per trent'anni.
Ma Vasco nega, affermando che con Stefano salvati aveva lo stesso identico accordo sulla privacy che ha con il resto dei suoi dipendenti che assolutamente non prevedeva alcun compenso accessorio rispetto ai 200mila euro annui. 
Secondo il rocker sarebbe quindi completamente infondata la richiesta del compenso accessorio di 6 milioni di euro richiesto da Salvati, motivo per cui, quest'ultimo viene denunciato da Vasco Rossi, fortemente deluso per via del rapporto di amicizia che li legava, per calunnia.

Proprio oggi Vasco Rossi ha testimoniato a Bologna come parte civile nel processo per calunnia nei confronti del suo ex manager, Stefano Salvati chiarendo la sua posizione.
Vasco Rossi ha già dichiarato che se dovesse ricevere un risarcimento da parte dell'ex manager, devolverà l'intera somma alla Comunità Abele di Don Ciotti.
Non ci resta che attendere per vedere come andtà a finire.





Ecco il video per cui il Rapper "Bello Figo" è stato minacciato di morte!

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Il rapper bello Figo minacciato di morte

Conoscete "Bello Figo"?
Al 99% avrete risposto di no. Bene, non cercatelo su Wikipedia perchè non lo troverete, vi racconto perchè.
Paul Yaboah in arte "Bello FiGo", è un ragazzo Ghanese arrivato in Italia nel 2004, dove, giovanissimo, ha avviato la sua attività da youtuber basata su parodie di pezzi rap, obiettivamente di dubbio gusto musicale, per lo più dedicati a politici come Matteo Renzi o Alessandra Mussolini, ma anche pezzi completamente privi di significato come quello dal titolo "Pasta con tonno".

Non si capisce bene il motivo per cui molti di questi video siano diventati virali e di conseguenza popolari tra giovani e giovanissimi. Fatto sta che alcuni programmi televisi rivolti ad una certa fascia di pubblico, hanno pensato (bene o male starà a voi dirlo) di strumentalizzarlo politicamente, affiancandolo a politici come Matteo Salvini o Alessandra Mussolini al fine di suscitare clamore, disgusto e violenza mediatica tra chi non è in grado di capire l'intento ironico dello pseudo-rapper.
Ma è nel 2016, che si scatena una gogna mediatica a seguito della pubblicazione da parte di Bello Figo della canzone da 11 milioni di visualizzazioni solo su youtube, intitolata "Non pago affitto". In questo pezzo lo pseudo-rapper ironizza su tutti i luoghi comuni che girano intorno al mondo degli immigrati, attraverso un brano che appare a tutti gli effetti, a chi non è in grado di capirne l'ironia, come una presa in giro agli italiani, ma soprattutto come un invito alla crimininalità.
Di seguito il video di "Non pago affitto"

Da qui le forti critiche da parte di Salvini e Alessandra Mussolini a cui seguono, tra l'altro numerose intimidazioni private da parte di gruppi di estrema destra che hanno preso di mira persino la pagina Wikipedia di "Bello Figo", proprio per quest diventata "pagina protetta" e di conseguenza non accessibile. Ma non solo. Numerosi concerti sono stati annullati per via di minacce di morte al rapper che dichiara di voler continuare per tutte le persone che lo seguono anche perchè dichiara di non offendere nessuno.
Trovate esagerato l' atteggiamento di chi lo minaccia o siete daccordo?
A voi la parola.











mercoledì 15 febbraio 2017

Momento d'oro per Francesca Michielin

Francesca Michielin
Momento d'oro per la già brillante carriera di Francesca Michielin, la vincitrice della quinta edizione di X Factor, che grazie al suo talento e alla sua innata passione per la musica ha già collezionato, nonostante la giovane età, importanti successi e collaborazioni, conquistando un grande affetto da parte del pubblico più o meno giovane. Soltanto due album di inediti all'attivo, ma solo per una questione strettamente anagrafica. Francesca ha solo 22 anni infatti, ma ha personalità da vendere e una voce riconoscibile e particolare che la porterà sicuramente lontano.

La sua ultima fatica discografica, "Di20are" di cui ha recentemente concluso la promozione, evidenzia anche le sue doti cantautorali e di musicista, che danno vita ad un album particolare, rock-pop e dal sound internazionale. 
Ma non finisce qui.
La voce intensa di Francesca Michielin sarà anche in tutte le sale cinematografiche, visto che ha recentemente pubblicato la canzone inedita "Tu sei una favola", che sarà la canzone originale del film "Ballerina" in uscita nelle sale il 16 febbraio.

Il film d'animazione vede come protagonista la piccola "Felicie", che nonostante le difficoltà che ha incontrato nella sua giovane vita, ha un grande sogno, cioè quello di diventare un'etoile all'Opèra di Parigi.
Non a caso la canzone di Francesca Michielin, che si è dichiarata felicissima di questa esperienza dedicata ai più piccoli, fa sognare, ma soprattutto incita i più piccoli a credere in se stessi e nei propri piccoli grandi sogni!
Di seguito io videoclip della canzone "Tu sei una favola"




martedì 14 febbraio 2017

Caso Fiorella Mannoia. Accusata di plagio.

Fiorella Mannoia sul palco del Festival di Sanremo
Si sta diffondendo con una certa velocità la notizia del presunto plagio di Fiorella Mannoia.
La canzone che le ha consentito di guadagnare il secondo posto sul podio del Festival di Sanremo, "Che sia benedetta" pare infatti essere spudoratamente uguale ad una canzone di Michele Bravi, anche lui protagonista del Festival, dal titolo "Un mondo più vero".

Non si sa, a questo punto, se si tratti di sterili polemiche volte a mantenere accesa la miccia della curiosità riguardo al Festival di Sanremo, se la somiglianza tra le due canzoni sia una pura coincidenza, o se purtroppo c'è qualcosa dietro. Però in quest'ultimo caso, resterebbero senza risposta alcune domande inevitabili: come mai Michele Bravi e la sua casa discografica non hanno dato rilevanza alla questione durante il Festival? Perchè non hanno fatto valere un'accusa di plagio nei confronti di Fiorella?
Sta di fatto che mi ha fatto una certa tristezza leggere la notizia, visto che ho apprezzato tanto la canzone di Fiorella Mannoia, quanto il suo modo di interpretarla. Quindi stento a credere che si possa trattare veramente di plagio, preferisco credere alla famosa idea che sia sempre più difficile, con le classiche 7 note, "costruire" delle melodie nuove, mai sentite e quindi autentiche.
Voi cosa ne pensate?

Francesco Gabbani convince e stravince!

Francesco Gabbani a Sanremo 2017
E' il personaggio del momento. Tutti lo cercano, tutti lo vogliono, tutti lo acclamano. E' riuscito a fare ciò che mai prima era stato fatto e cioè vincere Sanremo nella categoria nuove proposte e l'anno dopo aggiudicarsi nuovamente il primo posto del podio nella categoria big.
Tutti cantano Sanremo? Non proprio. Tutti cantano il ritornello orecchiabile di "Occidentali's Karma" Di Francesco Gabbani, verosimilmente accompagnato dallo pseudo-balletto che ha bucato il teleschermo durante tutte le sue esibizioni.

Gabbani è riuscito nell'intento di far divertire la gente, così come aveva dichiarato di voler fare in varie interviste e definisce il brano come una proposta provocatoria verso gli italiani che, spesso solo ed esclusivamente per moda, si avvicinano alle discipline tipiche della cultura orientale allo scopo di trovare o ritrovare la serenità perduta, o per trovare il tanto desiderato equilibrio tra corpo e mente; peccato però che queste discipline vengano fortemente occidentalizzate, diventando di conseguenza buffe e talvolta ridicole. E' una provocazione rivolta, ad esempio, a chi pratica yoga per ritrovare calma e pace interiore, ma lo fa con cellulare alla mano per restare sempre aggiornato sulle ultime notifiche e con outfit superfirmati e sempre al passo con la moda del momento.

Non è di certo passata inosservata la compagna d'avventura di Gabbani, la scimmia nera, che vuol richiamare una frase del brano "la scimmia nuda balla", che a sua volta rappresenta la citazione del libro "La scimmia nuda" dell'antropologo Desmond Morris. Ma questa è soltanto una delle numerose "citazioni esca" come da lui stesso definite, alla quale se ne aggiungono altre, come quella del "Panta Rei" di Eraclito, o la citazione "coca dei popoli" invece di "oppio dei popoli" di Karl Marx.
Gabbani ha meritatamente fatto centro, il video di "Occidentali's karma" conta quasi 8 milioni di visualizzazioni su youtube e qualcosa mi dice che lo ascolteremo ancora per molto tempo. Che dire, i passi del balletto li abbiamo imparati, quindi noi siamo prontissimi!
Di seguito il videoclip di "Occidentali's Karma"





lunedì 13 febbraio 2017

Riflessione su "Fatti bella per te" di Paola Turci.

Paola Turci
E poi c'è la canzone di Paola Turci, che con dei look ineccepibili, ha sfoderato tutta la sua grinta, personalità e femminilità sul palco dell' Ariston con la canzone "Fatti bella per te".
Non si tratta di una canzone d'amore in senso stretto, anche se indirettamente, sempre di canzone d'amore si tratta. In un periodo in cui tanto si parla di violenza sulle donne, in un periodo in cui conta tantissimo l'apparenza più che la sostanza, la canzone al "grido" di "Fatti bella per te" è un'inno alle donne, un invito al dovere morale di farsi belle per se stesse prima che per gli altri, che detto così può sembrare banale, ma dietro a questa frase credo ci sia veramente un mondo.

Il mondo delle donne, il mondo di chi deve faticare il doppio per raggiungere degli obiettivi, il mondo di chi deve far fronte a continui giudizi e pregiudizi, il mondo di chi  deve rispondere a domande imbarazzanti sulla propria vita privata ai colloqui di lavoro.
Non è sempre semplice farsi belle per se stesse, bisogna sempre combattere con le proprie debolezze, insicurezze e insoddisfazioni, perchè tutte ne abbiamo e chi dice di no, mente.

E per vincere la battaglia non ci vuole nient'altro che calma, pazienza e consapevolezza di se stesse, ma soprattutto la voglia di essere felici, o perlomeno serene, che deve prevalere sui milioni di dubbi che si scatenano nella testa e che a volte non fanno dormire. E questa è una battaglia che va combattuta e vinta ogni giorno, che siamo donne in carriera, mamme, mamme in carriera o "casalinghe" in attesa di tempi migliori. 
Grazie a Paola, per aver dato rilevanza alla donna come centro della sua vita, attraverso la sua canzone, autobiografica, che avrà tutto il successo che merita!
Di seguito il videoclip della canzone "Fatti bella per te".





Laura non c'è compie 20 anni. Ecco le canzoni in voga nel 1997.

Filippo Neviani in arte Nek
Sarà di certo una questione anagrafica, ma pensando a 20 anni fa, al 1997 mi viene in mente un sacco di bella musica che fa ormai parte della tradizione musicale italiana. Siamo in pieno clima festivaliero, e quando parlo di bella musica non mi riferisco di certo ai vincitori della 47esima edizione del Festival di Sanremo, i Jalisse, che con il loro ritornello hanno conquistato l'Ariston a suon di fiumi di parole. Peccato siano scomparsi pochi mesi dopo.
Ma torniamo alla buona musica. 
Chi era in voga 20 anni fa? Di chi erano le cassette che giravano nei nostri walkman?

Bene, ve lo dico subito e quasi inevitabilmente sarete pervasi da un attacco di nostalgia cronica. 
Il primo piano di Nek con i suoi occhi azzurri e sgranati vince senz'altro il premio poster dell'anno; sarà pure che aveva perso Laura, sarà pure che Laura non era più cosa sua, ma mentre la canzone girava in tutte e dico tutte le radio, il suo bel faccione era attaccato nelle camerette di tutte le teenegers dell'epoca e non provate a dire di no!
Gli anni '90 erano anni in cui il valore dell'amicizia aveva un peso particolare. Non si era amici sui social, ma si era amici nelle strade. E chi meglio degli 883 ha saputo descrivere l'amicizia? Nessuno. Nel 1997 girava in radio una canzone cult indimenticabile, La regola dell'amico, che non era solo una canzone, era uno stile di vita!

Altri successi di quell'anno sono "Amici come prima" delle sorelle, non gemelle, seppur spesso vestite uguali, Paola e Chiara. "Primavera" di Marina Rei, "Giudizi universali" del cantautore Samuele Bersani, "Capelli" di Niccolò Fabi, e niente poco di meno che "Vero amore" dei Ragazzi italiani durati meno di un gatto in tangenziale, come dire qualcuno.
Non ve li ricordate? Guardate questo video.




domenica 12 febbraio 2017

Festival di Sanremo. Era già tutto deciso???

Carlo Conti e Maria De Filippi a Sanremo 2017
Dopo ben cinque serate il Festival di Sanremo chiude i battenti. 
Francesco Gabbani con la sua "Occidenatali's Karma" arriva dritto dritto alla vetta del podio sbaragliando la concorrenza composta dalla favoritissima Fiorella Mannoia, seconda classificata, e il cantautore Ermal Meta, terzo classificato oltre che vincitore del "Premio della Critica".
Come ogni anno non mancano scontenti e malcontenti tra i telespettatori, non mancano le polemiche, prima fra tutte quelle riguardanti la blogger Greta Menchi nella giuria di qualità, e quella riguardante Gigi D'Alessio, fortemente risentito per la prematura e inaspettata esclusione.

Protestano i fans, ma non solo, di Fabrizio Moro, per via di un settimo posto inaspettato e che ha destato delusione e sconcerto visto il successo "popolare" riscontrato dal cantautore.
Protestano i sostenitori di Gigi D'Alessio, quelli di Bianca Atzei, quelli di Albano. Insomma protestano tutti. Leggo di persone che hanno inviato messaggi di televoto senza aver ricevuto la relativa conferma. Insomma mi viene un dubbio.
Vuoi vedere che l'esito della gara era già prestabilito? Vuoi vedere che era già tutto deciso a tavolino dalle case discografiche? Vuoi vedere che il nostro voto, pagato 0,51 centesimi, che per quanto pochi son sempre soldi , vale meno di niente? 
Fatemi sapere cosa ne pensate!



sabato 11 febbraio 2017

Polemica Gigi D'Alessio. La Rai mi ha usato!

Gigi D'Alessio
Gigi D'Alessio, clamorosamente escluso nella quarta serata del Festival di Sanremo, durante il programma "Parliamone Sabato" condotto da Paola Perego, critica duramente i meccanismi di voto del Festival sostenendo di essere stato usato, insieme ad Albano, dalla Rai.

Il Festival infatti viene trasmesso in Eurovisione e i Paesi europei pagano la Rai affinchè venga trasmesso. D'Alessio sostiene che nomi come il suo o quello di Albano, amatissimi e molto seguiti in tutta Europa, siano fondamentali affinchè un determinato Paese europeo paghi la Rai per ottenere la trasmissione. Da qui, appunto il suo malcontento e la sua sensazione di essere stato "usato".
D'Alessio inoltre critica fortemente la composizione della giuria di qualità, a suo parere non equilibrata, sostenendo che la presenza di Linus, direttore artistico di Radio Deejay, sarebbe dovuta essere compensata con il direttore artistico di un'altra radio, ad esempio Radio Italia.
Critica inoltre la presenza della blogger Greta Menchi, nella giuria di qualità, sostenendo che avrebbe preferito ci fosse stato al suo posto un esperto di musica, come ad esempio Rita Forte!
Siete d'accordo?

Sanremo: il podio che vorrei!

Logo Sanremo 2017
Dopo ben 4 serate di Festival, dopo aver ascoltato e riascoltato con calma tutte le canzoni, dopo aver stilato le pagelle della prima serata e quelle, decisamente più severe, della seconda, sono finalmente pronta ad esprimere quello che sarebbe il mio podio ideale del Festival di Sanremo 2017.
Partiamo da un presupposto che condiziona le mia scelta; prediligo i cantautori rispetto ai semplici interpreti. Prediligo chi scrive le canzoni basandosi sulle emozioni, sensazioni ed esperienze da lui provate rispetto a chi interpreta canzoni scritte da altri. Mio personalissimo gusto.

Dunque, il mio primo posto va inevitabilmente al mio cantautore preferito e chi segue il mio blog sa che parlo di Fabrizio Moro. Ma non si tratta solo di una scelta "affettiva", anzi. ritengo davvero che la canzone "Portami via" sia in assoluto la più bella, la più intensa, la più emozionante tra tutte le canzoni in gara e il fatto che sia dedicata alla figlia non può che dare valore aggiunto a quella che sarebbe stata già a prescindere una bellissima canzone d'amore.
Il mio secondo posto va ad un altro cantautore che sto imparando a conoscere. Provate ad indovinare. Ha origini albanesi, vive in Italia da quando aveva 13 anni e scrive canzoni bellissime per se e per gli altri. Ah! Quasi dimenticavo, ha vinto la serata delle cover. Di chi sto parlando? Di Ermal Meta naturalmente. Canzone bellissima la sua, "Vietato morire" è ricca di contenuto e significato. Il ritmo incalzante non distrae dal bellissimo testo che fa riflettere in un momento, come questo, in cui si parla tanto di violenza sulle donne. Il fatto che sia autobiografica gli attribuisce un valore immenso. Tanto di cappello per aver affrontato un tema così difficile su un palco difficile come quello dell'Ariston.

Terzo classificato e non l'avrei mai detto, il vincitore di Sanremo giovani dello scorso anno, Francesco Gabbani. La sua "Occidentali's Karma" mi ha conquistata a poco a poco, non è stato amore a prima vista, lo ammetto, ma  dopo vari ascolti ho apprezzato la musicalità della canzone, il significato del testo, tutt'altro che banale, ma soprattutto le capacità interpretative di Gabbani, che sul palco ha dimostrato di avere carisma e tanta, tantissima personalità.
Eccovi svelato il mio podio ideale! Mi piacerebbe tantissimo sapere quale sarebbe il vostro. 
Me lo dite?

Perchè alcune canzoni entrano in testa e non escono più? Scopriamolo

Perchè quella canzone è bloccata nella mia testa?
Vi è mai capitato di ascoltare anche per caso una canzone e di non riuscire a smettere di canticchiarla per le ore, i giorni o le settimane successive?
Bene, queste canzoni prendono il nome di "earworms", letteralmente "bachi delle orecchie", termine che richiama a tutti quei motivetti che, chissà sulla base di quale fenomeno, entrano nella testa e non ci abbandonano più.
Questo fenomeno può riguardare l'intera canzone, ma molto più spesso riguarda il ritornello o addirittura solo qualche nota. Ma perchè accade ciò?
Secondo un articolo pubblicato per l'American Psychological Association, i brani che rientrano nella categoria degli "earworms" presentano tutti la stessa struttura caratterizzata da una melodia semplice da ricordare che presenta intervalli e ripetizioni particolari, e un ritmo veloce e sincopato che fa si che possa entrare in testa anche durante una corsa o una camminata.

Un importante sondaggio in merito è stato eseguito dalla Goldsmiths University of London in collaborazione con Bbc 6music e British Academy.
Più di 3000 persone sono state chiamate ad evidenziare quali canzoni rappresentassero per loro degli "earwors", quindi praticamente quali fossero le canzoni da loro canticchiate più spesso nell'ambito della musica pop.
Gli studiosi hanno messo a confronto le canzoni maggiormente nominate, come ad esempio Bad Romance di Lady Gaga, ad altre non prese in considerazione dal campione coinvolto, scoprendo che le prime, avevano determinate caratteristiche tecniche: intervalli musicali irregolari e una alternanza regolare tra note acute e gravi. Pare, secondo Kelly Jakubowski, che il cervello identifichi quell'elemento inusuale ed è come se volesse sentirlo ancora.
Le altre canzoni maggiormente nominate dalle più di 3000 persone che costituivano il campione fossero:


Can't get you out of my head di kylie Minogue
Somebody that i used to know di Gotye
Moves like jagger dei Maroon 5
California Gurls dei Queen
Alejandro di Lady Gaga
Poker Face di Lady Gaga.

Un consiglio spassionato. Se non volete cantarle per i prossimi 15 giorni non andate ad ascoltarle!

Per scoprire perchè ci piace ascoltare musica clicca qui:
http://musicaitalianachevale.blogspot.it/2015/03/ecco-perche-ci-piace-ascoltare-musica.html