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sabato 18 febbraio 2017

Il curioso dialogo tra Fabrizio De Andrè e Luigi Tenco.

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Il cantautore genovese Fabrizio De Andrè
Il 18 febbraio del 1940 nasceva un mito indiscusso della canzone d'autore italiana, Fabrizio De Andrè o anche detto "Faber", appellativo attribuitogli dall'allora giovane amico Paolo Villaggio.
De Andrè faceva parte degli artisti della scuola di Genova, al fianco di altri importanti nomi dell'universo cantautorale italiano, come quello di Gino Paoli, Bruno Lauzi e, ancora Luigi Tenco.
Vi riporto un curioso e breve dialogo.
Un giorno Tenco chiese a Faber: "Sei tu che vai in giro a dire che "Quando" l'hai scritta tu?". "Si, l'avevo detto in giro per prendere della figa!" Replicò De Andrè seguito dalla calda risata di Luigi Tenco! Questo è un semplice dialogo tra due grandi cantautori che comunque evidenzia l'amicizia e la stima reciproca che li legava. La tragica notte del suicidio di quest'ultimo, De Andrè non chiuse occhio per tutta la notte, ma la notte insonne lo portò a scrivere una struggente canzone, "Preghiera in gennaio" pensando all'amico scomparso.

Fabrizio De Andrè, poeta indiscusso e delicato, struggente e coinvolgente, ha scritto e interpretato ballate cupe e fuori da ogni clichè del periodo. Non le solite canzonette, insomma.
Nel 1958 il primo disco, un 45 giri che conteneva due canzoni che però non erano sue "Nuvole Barocche" e "Fu la notte". Solo negli anni successivi arrivarono le canzoni che ricordiamo e conosciamo tutti, da "La ballata di Piero" a "La ballata dell'eroe", da "La canzone di Marinella"a "La canzone dell'amore perduto", da "Bocca di rosa" a "Via del Campo".
Ci piace ricordarlo oggi che è il suo compleanno, oggi che avrebbe compiuto 77 anni, ma anche tutti gli altri giorni dell'anno. Faber è ancora vivo e tutte le canzoni che continuiamo ad ascoltare lo dimostrano. Auguri all'Amico fragile che il destino ci ha portato via a soli 58 anni.
Troppo presto.
Chissà quali altre perle ci avrebbe regalato.