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venerdì 12 maggio 2017

Musica italiana: in ricordo di Mia Martini.

Ci lasciava il 5 maggio 1995 una delle voci più intense e particolari della musica italiana, quella che ha pronunciato parole che sono rimaste un bagaglio prezioso del panorama musicale italiano.
Frasi come "Sai, la gente è strana, prima si odia e poi si ama", o come "sono stata anch'io bambina, di mio padre innamorata", hanno lasciato un segno anche per via delle speciali interpretazioni di Mia Martini e dopo la sua morte, sono state oggetto di numerose interpretazioni da parte di altri importanti nomi della musica italiana.

A 22 anni dalla sua morte, velata da una traccia di mistero, ricordiamo questa grandissima artista, una donna dalla vita difficile, vittima e bersaglio di ignoranti e superstiziosi, dalla carriera inevitabilmente breve e costellata dalla cattiveria e dalla malignità di chi pensava e sosteneva che la cantante portasse sfortuna, dando adito al polverone che si sarebbe rivelato una vera e propria distruzione della sua, fino a quel momento, brillante carriera.
Mia Martini era una donna fragile, ma riusciva a canalizzare questa sua fragilità nei capolavori di musica italiana che raccontano storie di vita, di amore e di sofferenze, ma certo mai avrebbe pensato di poter provare una sofferenza legata alla cattiveria della gente, alla cattiveria di chi non le dava più la possibilità di esibirsi e di cantare per via delle voci che giravano sul suo conto.
Il 12 maggio del 1995, fu un arresto cardiaco a stroncare Mia Martina, ritrovata priva di vita nel suo appartamento in provincia di Varese, dove da qualche tempo, si era trasferita dopo aver riallacciato i rapporti col padre.
Ma Mia Martini continua a vivere e lo fa attraverso le sue canzoni che tutt'oggi continuiamo ad ascoltare. Quale miglior modo per ricordarla?