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giovedì 25 maggio 2017

Musica italiana: ridateci indietro gli "Articolo 31". Botta e risposta tra J-Ax e Dj-Jad.

"Ormai si parla solo tramite internet", lo avevano capito con largo anticipo gli "Articolo 31" e nella canzone "2030" ce l'avevano fatto sapere a suon di rap.
Hanno ancora una volta anticipato i tempi J-Ax e Dj-Jad, che si ritrovano oggi, anni dopo il primo leggendario album "Strade di città", a scambiarsi video innescando l'inevitabile gara di like e commenti, anzichè parlarsi guardandosi negli occhi. Il problema non è tanto questo, quanto che il 2030 è ancora lontano, ma proprio loro che negli anni '90 hanno scritto pagine su pagine dell'adolescenza di tantissimi ragazzi che il marchio "Articolo 31" ce l'hanno tatuato sulla pelle o semplicemente nel cuore, non solo non collaborano più, ma si trovano a litigare proprio per via di questo marchio, il cui logo è ancora ben evidente sulla locandina di un concerto del '97 che ancora conservo.

La causa di tutto ciò è l'intenzione da parte di Dj-Jad di tornare ad esibirsi utilizzando il nome del duo da lui composto con il rapper J-Ax, intenzione che ha scatenato la reazione dei legali di Best Sound, l'etichetta fondata da Franco Godi che pubblicò i dischi della band e che si dichiara unico titolare del marchio.
Tristissimo il botta e risposta a suon di video sui social tra Dj-Jad e J-Ax che ne è derivato, in cui mentre J-Ax ha avuto il coraggio di associare la parola lapide al nome "Articolo 31", Vito Perrini, in arte Dj-Jad si proclama ancora fermo sostenitore dei principi e dei valori che stavano alla base di quel nome.
Ritengo di farmi portavoce di quanti ancora oggi portano ancora addosso alcuni dei valori espressi attraverso i versi di storiche canzoni, di quanti difenderebbero il nome degli "Articolo 31" nonostante tutto e nonostante tutto il tempo passato.

J-Ax non l'ha fatto, anzi, per ragioni che non intendo giudicare non conoscendole del tutto, ha disconosciuto quel progetto dichiarando di non crederci neanche più,  ha preferito metterci su una bella lapide, quasi a voler rinnegare un passato per altri incancellabile e che inevitabilmente ritorna.
Un passato che per J-Ax viaggia ormai, come direbbe qualcuno, in direzione ostinata e contraria rispetto all'attuale carriera, fatta di soldi, molti, di fama, di notorietà e di inossidabile amicizia con il compagno d'avventure Fedez.
Non posso di certo fare una colpa a J-Ax del successo che con le proprie forze e ripartendo da zero ha meritatamente raggiunto, ma di certo continuo a non capire come possa mettere una lapide sul nome che lui stesso ha fondato, come possa mettere una lapide su un pezzo di musica italiana che ha fatto la storia. Capisco che le strade si possano dividere, capisco anche che nella vita si possa cambiare opinione e si possa credere in progetti diversi rispetto al passato, ma un nome come quello degli "Articolo 31" J-Ax avrebbe dovuto difenderlo, nonostante sia normale nella vita evolversi e cambiare.
Di certo resta svilente ammettere come i valori su cui hai fondato una parte di vita in cui la musica assume un'importanza particolare non esistano assolutamente più, anzi lascino spazio a qualcosa di completamente opposto nella quale non ti ritrovi neanche più.
Ma d'altronde, cosa vuoi? A 15 anni credevamo anche di poter cambiare il mondo.
In bocca al lupo a Dj-Jad per il suo progetto.