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martedì 24 marzo 2015

I grandi cantautori nelle scuole. Si o no?

note tra le nuvole
note tra le nuvole
Navigando in rete mi sono imbattuta in un articolo interessante che aveva come argomento la proposta fatta dal Ministro Franceschini, che durante le giornate dedicate alla commemorazione dell'indimenticato Lucio Dalla, si è espresso in merito alla possibilità di introdurre nelle scuole italiane lo studio della musica dei grandi cantautori italiani, soprattutto del passato. "E' il momento di inserire lo studio dei testi dei grandi cantautori nella storia della letteratura italiana. Quali? Dalla, De Andrè, Guccini, De Gregori, Conte, potrei andare avanti a lungo", ha dichiarato Franceschini. 


Capisco che ora come ora, i problemi della scuola siano altri, alludo ovviamente ai numerosi precari che sperano in un' imminente stabilizzazione, però mi piace pensare all'idea che studenti di tutte le età possano approcciarsi allo studio di testi di spessore, di significato importante, che hanno tanto da insegnare e che possano farlo con maggiore interesse rispetto a quello dimostrato verso  la "normale" didattica fin'ora proposta nelle scuole.
Prendiamo alcune canzoni di Guccini, ad esempio,vere e proprie poesie a volte, che richiamano l'attenzione su temi importanti quali l'attenzione al sociale, alla storia, al diverso, alla natura... 
Eccone un esempio:


"E il vecchio diceva, guardando lontano
Immagina questo coperto di grano, 
immagina i frutti e immagina i fiori 
e pensa alle voci e pensa ai colori 



e in questa pianura, fin dove si perde, 
crescevano gli alberi e tutto era verde, 
cadeva la pioggia, segnavano i soli 
il ritmo dell' uomo e delle stagioni..." 


Tratto da "Il vecchio e il bambino"